venerdì 7 gennaio 2011

...ANCHE IL CIRCO SI E' EVOLUTO...

Qualche pomeriggio fa siamo andati al CIRCO... 
mamma mia!!! a me il circo ha sempre fatto un pò di tristezza: i clown non mi hanno mai fatto crepare dalle risate, anzi mi infondevano sempre una certa malinconia, i nanetti mi mettevano un pò in soggezione... ma un nostro caro amico e la nostra "nipotina" ci avevano invitato e non potevamo rifiutare.. e poi L. - ebbene si, devo confessarvelo - era da tempo che voleva andare al circo.


Entro un pò diffidente, ma alla fine devo ricredermi... sono stata bene e mi sono accorta di essere invecchiata perchè anche il circo sì è evoluto, e i miei ricordi di bambina erano a dir poco sbiaditi. Rivelazione: il clown non aveva il grosso naso rosso, le bretelle e la parrucca colorata, era un signore un pò in carne con una giacca nera e un normale cappello in testa...tanti contorsionisti e acrobati che danzavano e si esibivano a ritmo di Bocelli, Enia e le sigle dei cartoni animati.


A spettacolo quasi iniziato si siede accanto a me una signora distinta e dai modi gentili con in braccio una bambina di colore meravigliosa. Ne resto incantata e do una piccola gomitata a L. per fargliela notare, come immaginavo anche lui resta incantato.
Sembrava una nonna con la nipotina e invece, non so come, la signora mi sussurra con un filo di voce "non è mia, è una bambina degli Innocenti". Resto un attimo in silenzio ma subito collego: l'istituto degli Innocenti è nato nella prima metà del '400 e fu la prima istituzione, nel mondo allora conosciuto, esclusivamente dedicata ai più piccoli.


La signora mi dice che la piccola ha due anni ed è stata trovata abbandonata in un vagone di un treno quando aveva quindici mesi insieme al fratellino di soli tre mesi, e aggiunge: "di bambini abbandonati ne ho visti, ma come loro due mai.. avevano due occhioni e il bambino era un pulcino impaurito"... trattengo a stento le lacrime... la piccola mi guarda e mi viene in collo, mi offre un pop corn e mi da il suo gioco luminoso...
Le ingiustizie mi hanno sempre fatto schifo e adesso che aspetto un bambino sono diventata ancora più sensibile. Chiedo se i bambini sono in adozione e mi risponde di no perchè hanno trovato la mamma e, nonostante lei non si faccia mai vedere, si rifiuta di firmare i fogli per l'adozione.
- Entrano gli elefanti che io adoro, ma oltre a farmi un enorme tenerezza mi infondono da sempre un senso di malinconia...hanno una luce afflitta negli occhi e nella loro enormità sembrano sempre così piccoli e fragili...


Mi indigno e mi dico che la legge fa schifo e che andrebbe cambiata... che diritti potrebbe mai rivendicare quella donna? Torno con la mente al Rinascimento e mi dico che i nostri antenati erano molto più civili di noi: le mamme che non volevano o non potevano tenere i propri figli con sè li portavano alla Ruota - spesso presente in monasteri o istituti - i piccoli che trovano accoglienza e sicurezza qui. La ruota fu abolita circa 60 anni fa, ma recentemente in alcune città è stata ripristinata....


Nonostante tutto, ho voluto vedere il bicchiere mezzo pieno: l'anziana signora con la sua calma e amorevolezza mi ha riempito il cuore, mi sono toccata più volte la pancia, ripetendomi che il mio piccolino era un dono, e per un attimo mi sono sentita diversa... mi sono sentita mamma.

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